Rock e classico al teatro dell’opera di Roma

Cala il sipario su Rock e Classico al Teatro dell’Opera di Roma che, con il doppio e ultimo spettacolo del  3 febbraio, ha concluso  le repliche della Soirée Française con un risultato decisamente positivo. Lo spettacolo, composto da Suite en Blanc e da Pink Floyd Ballet, esalta la danza nella sua accezione più pura, priva di soggetto, accompagnando lo spettatore in un breve viaggio attraverso l’esperienza coreografica francese del Novecento nel suo ventaglio di tecniche e sfaccettature espressive, con le dovute differenze nel gusto e nei linguaggi coreografico-musicali.

Il Suite en Blanc é una coreografia priva di trama che poggia su una forte base tecnica dal gusto neoclassico, ripresa per il Teatro dell’Opera di Roma da Claude Bessy, che ha danzato a lungo per il coreografo ucraino trasmettendone l’importantissima eredità coreografica.

Dopo una magica Overture si apre il sipario,  i danzatori rompono la staticità delle fantasiose pose assunte ed escono elegantemente di scena. Da qui in poi è tutto un susseguirsi di variazioni, pas de trois, pas de cinq e pas de deux, difficile banco di prova sia tecnica che virtuosistica per l’intero Corpo di Ballo  capitanato dagli appena nominati primi ballerini Susanna Salvi e Alessio Rezza che sul palco dimostrano ancora una volta tecnica e grande presenza scenica.

La seconda parte invece é stata affidata al carattere e allla fisicità di Pink Floyd Ballet, un cult di Roland Petit creato su suggerimento della figlia Valentine, che al suo debutto al Palais des Sports di Marsiglia nel novembre del 1972 ha visto gli stessi Pink Floyd suonare la loro musica dal vivo.

Il balletto fa il giro del mondo, modificandosi nel corso delle riprese, sino ad approdare al Teatro dell’Opera di Roma nel 2015 nell’ambito della stagione estiva alle Terme di Caracalla. L’energia e la potenza evocativa di Pink Floyd Ballet si sprigionano adesso per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Costanzi, in una serie di quadri, di immagini indelebili, dove la danza si fonde con le note psichedeliche di brani da The Dark Side of the Moon, Meddle, Relics, Obscured by Clouds.

Elemento centrale della coreografia sono gli splendidi effetti speciali firmati da Jean-Michel Désiré, che rivestono di luce la scena e i corpi dei ballerini, avvolti tutti in eleganti calzamaglie di colore bianco. Il Corpo di ballo e i solisti, bene allenati, sono degni dei massimi elogi.

Allestimento con bianco dominante, effetti cinematografici, nostalgie e voglia di vivere. Il balletto è trascinante, scorre come una pellicola cinematografica, complice la notorietà della musica e delle canzoni che appartengono alla memoria collettiva e che ancora oggi suscitano partecipazione emotiva.

La compagnia, mossa dall’entusiasmo che la coreografia suscita, danza con slancio ed energia in maniera inappuntabile e coinvolgente, con esplosivi virtuosismi individuali affidati ai primi ballerini  Alessio Rezza, Susanna Salvi e Claudio Cocino