Il Suite en Blanc é una coreografia priva di trama che poggia su una forte base tecnica dal gusto neoclassico, ripresa per il Teatro dell’Opera di Roma da Claude Bessy, che ha danzato a lungo per il coreografo ucraino trasmettendone l’importantissima eredità coreografica.
Dopo una magica Overture si apre il sipario, i danzatori rompono la staticità delle fantasiose pose assunte ed escono elegantemente di scena. Da qui in poi è tutto un susseguirsi di variazioni, pas de trois, pas de cinq e pas de deux, difficile banco di prova sia tecnica che virtuosistica per l’intero Corpo di Ballo capitanato dagli appena nominati primi ballerini Susanna Salvi e Alessio Rezza che sul palco dimostrano ancora una volta tecnica e grande presenza scenica.
La seconda parte invece é stata affidata al carattere e allla fisicità di Pink Floyd Ballet, un cult di Roland Petit creato su suggerimento della figlia Valentine, che al suo debutto al Palais des Sports di Marsiglia nel novembre del 1972 ha visto gli stessi Pink Floyd suonare la loro musica dal vivo.
Il balletto fa il giro del mondo, modificandosi nel corso delle riprese, sino ad approdare al Teatro dell’Opera di Roma nel 2015 nell’ambito della stagione estiva alle Terme di Caracalla. L’energia e la potenza evocativa di Pink Floyd Ballet si sprigionano adesso per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Costanzi, in una serie di quadri, di immagini indelebili, dove la danza si fonde con le note psichedeliche di brani da The Dark Side of the Moon, Meddle, Relics, Obscured by Clouds.
Elemento centrale della coreografia sono gli splendidi effetti speciali firmati da Jean-Michel Désiré, che rivestono di luce la scena e i corpi dei ballerini, avvolti tutti in eleganti calzamaglie di colore bianco. Il Corpo di ballo e i solisti, bene allenati, sono degni dei massimi elogi.
Allestimento con bianco dominante, effetti cinematografici, nostalgie e voglia di vivere. Il balletto è trascinante, scorre come una pellicola cinematografica, complice la notorietà della musica e delle canzoni che appartengono alla memoria collettiva e che ancora oggi suscitano partecipazione emotiva.
La compagnia, mossa dall’entusiasmo che la coreografia suscita, danza con slancio ed energia in maniera inappuntabile e coinvolgente, con esplosivi virtuosismi individuali affidati ai primi ballerini Alessio Rezza, Susanna Salvi e Claudio Cocino