Vino e Arte che passione…Davvero!!!

Ieri siamo stati ospiti, nella Pinacoteca del Tesoriere del meraviglioso Palazzo Patrizi in San Luigi de’francesi, di Vino e Arte che Passione!…e una volta tanto possiamo, dobbiamo dire che la Passione, l’Arte e beh, sì, anche il Vino del nome non erano assolutamente esagerati nell’enfasi.

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La scelta di Palazzo Patrizi è stata felicissima, ed ha valorizzato, anche con la possibilità di una bella, semplice e  completa visita guidata, l’aspetto artistico della serata: valgono per tutti l’amazzone in marmo e, nella sala vicina, un San Girolamo del Guercino (così per dire) e questi, ed altri, abiti di ETRO: a proposito di Arte e di Bellezza.

Punto.

Etro

Con la puntuale promozione di Elisabetta Castiglioni, Ciro Formisano ed Antonio Pocchiari della CT CONSULTING EVENTS hanno organizzato e realizzato un evento con mix equilibrato di diverse bellezze e sapienze.

Così la presenza di Chopard e delle sue meraviglie di Gioielleria e di Orologeria (tra cui mi consento una menzione d’onore alla Collezione Mille Miglia!) si accompagna ad alcune tra le migliori case di vini italiani. Tra queste, e ce ne sarebbe da investir tempo su ognuna, voglio segnalare alcune eccellenze di assaggio, a mio personalissimo gusto:

Rimaniamo intesi: io dico la mia, voi vi fate una vostra idea.

La Scolca Brut Millesimato D’Antan 2003, uno dei migliori spumanti che abbia mai provato: da non addetto ai lavori l’ho trovato semplicemente splendido nella sua completezza di gusto, con diversi sapori all’assaggio. Arriva con freschezza iniziale ed il palato gode subito dopo le diverse note di gusto che, chi vorrà provare mi sarà buon testimone, rimangono a lungo in bocca e nella testa.

Sempre de La Scolca provato il D’Antan, bianco fermo. Valga solo dire che è stato valutato 90 punti da Wine Spectator…

Biondelli Franciacorta Satèn, da un’altra terra di spumanti, che ho trovato memorabile tra gli altri per la delicatezza e la morbidezza del gusto. Lo vedo per Cena in compagnia romantica.

Col d’Orcia riserva Poggio al Vento 2001, Brunello di Montalcino ricco e pieno di profumo e sapore.

Zaccagnini Clematis, un passito rosso Colline Pescaresi: non il solito (mai scontato)  Pantelleria, ma un diverso modo di intendere il Montepulciano d’Abruzzo, di cui torneremo a parlare, e il vino liquoroso dolce in genere.
In chiusura le grappe e su tutte l’Amaro Nonino col quale, fidandoci della proposta fatta dal barman, abbiamo provato il Nonino Frozen. Ora, con calma e senza che nessuno se la prenda, questo Mojito col Nonino al posto del Rum l’ho trovato, semplicemente, buonissimo. Sic.
Rimane il dispiacere di non aver apprezzato appieno il Ribolla Gialla e il Refosco dal Peduncolo Rosso di Borgo Conventi ma, come si può immaginare, il tasso alcolico per un pomeriggio era già più che abbondante….
Alla prossima occasione, dunque.
Nonino
Perchè è con l’Arte, il Gusto e la Bellezza che ci salveremo….
DM